Pregare con il vangelo della Domenica (V Quaresima)

Gv 12,20-33

Il mistero della croce

Il messaggio nel contesto

Tra i pellegrini saliti a Gerusalemme a Pasqua vi sono dei greci, simpatizzanti del giudaismo, che vogliono vedere Gesù. Essi si rivolgono a Filippo, che va da Andrea e insieme si recano da Gesù. Questa iniziativa è per Gesù un segno del compimento della sua ora, che è al cuore del discorso di Gesù (v. 27). L’ora è quella della glorificazione del figlio dell’uomo attraverso la morte (v. 23) che è imminente, dopo tutti i tentativi di arrestare Gesù che erano andati a vuoto (cf. 7,30; 8,20). Gesù è il misterioso granello che caduto in terra scompare nel terreno, muore, per poi portare molto frutto (v. 24 cf. Mt 13,3; Mc 4,26-29; 1Cor 15,35-38). La sua morte è necessaria perché vi sia il frutto della redenzione universale di tutti i popoli: quando Gesù sarà innalzato da terra nella croce, egli attirerà tutti a sé (v. 32-33). È il dono della vita che porta con sé la vita eterna e questo vale anche per il discepolo di Gesù, che è chiamato a servirlo ossia a seguirlo fino alla sua morte, fino allo scandalo della croce. Qui, nel luogo dove si manifesta la piena comunione di Gesù con il Padre, anche il discepolo ne diverrà partecipe (v. 26).

Certamente anche Gesù prova dei sentimenti umani, la sua anima è turbata (v. 27; cf. 11,33; 13,21), egli però si abbandona al Padre, in modo molto simile a come viene raccontato dai vangeli sinottici nella scena del Getsemani (cfr. Mc 14,35-36). Gesù lascia che il Padre manifesti la sua gloria attraverso il dono di sé, in tutto il suo itinerario terreno («l’ho glorificato») fino alla sua morte in croce («di nuovo lo glorificherò») (v. 28). Si tratta di un innalzamento che causa la sconfitta definitiva del principe di questo mondo e compirà la rivelazione delle Scritture, con l’ingresso di tutti gli uomini nella salvezza (vv. 31-32). Egli è il servo che sarà innalzato grandemente e vedrà una moltitudine di figli (cf. Is 52,13; 53,12), i figli di Dio dispersi che saranno radunati nell’unità (Gv 11,51).

  •  Qual è il contesto in cui Gesù si trova?

Gesù è appena entrato a Gerusalemme e gli eventi della passione si avvicinano. Nel contesto della festività pasquale anche tanti pagani, di lingua greca, affluivano a Gerusalemme, per onorare il Dio di Israele. Ecco che hanno saputo di Gesù e lo vogliono incontrare. Sono consapevole che sono proprio i più «lontani» ad avere nel loro cuore il più grande desiderio di incontrare Gesù e di conoscerlo?

  • Quali personaggi in gioco?

I greci rappresentano tutti i popoli del mondo, che Gesù attirerà a sé con il suo innalzamento sulla croce. Sono i discepoli Filippo ed Andrea a recarsi da Gesù per portare l’annuncio di questo desiderio dei pagani. Mi metto a disposizione del desiderio delle persone di incontrare Gesù? Sono disponibile ad annunciarlo e a collaborare insieme con gli altri?

  • Quale rivelazione di Gesù?

Egli verrà innalzato sulla croce, ma proprio questa umiliazione sarà la manifestazione definitiva della gloria di Dio e del suo amore per ogni uomo. È il chicco di grano che muore in terra per portare molto frutto. Così anche il discepolo di Gesù se non trattiene per sé la vita, ma la dona per Gesù, farà molto frutto. Gesù vive un profondo turbamento di fronte alla prospettiva della passione. Sento l’amore con cui affronta tutto ciò che l’aspetta e che quell’amore è rivolto proprio verso di me?

  • Leggo il brano del Vangelo, almeno due volte, con attenzione, per farlo entrare nella mia memoria
  • Entro nel contesto del racconto, nel suo spazio e tempo particolari: siamo a Gerusalemme nella vicinanza della festività di Pasqua
  • Chiedo una grazia, ad esempio quella di maturare una conoscenza interiore di Lui, che è il mio maestro, per amarlo seguirlo sempre più
  • Leggo più volte il testo, per farlo entrare nella mia memoria, e mi aiuto nella comprensione con la scheda
  • Comprendo il senso del testo per la mia vita
  • Dialogo con Gesù e con il Padre, lasciandomi trasportare, nel chiedere, nel ringraziare, nel lodare, nel contemplare, a seconda di ciò che sento.
  • Concludo la preghiera con un Padre Nostro

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

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