Esercizio per 19 novembre

 

  • Leggi un introduzione al libro di Isaia nella tua Bibbia o in qualche manuale
  • Di quante parti è composto il libro?
  • Quanti autori vi sono e in quali periodi storici?

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

22 pensieri riguardo “Esercizio per 19 novembre

  1. 3 parti preesilico esilicoe postesilico,evangelista del vecchio testamento principe di gerusalemme.seconda parte canti del servo anticipa la giustificazione e glorificazione paolina,poesia pura

  2. È composto di 3 parti più i canti del servo all’interno della seconda parte. Hanno diverse datazioni e diversi autori:
    1. Isaia: capitoli 1-39, VIII secolo a.C.
    2. Secondo Isaia: capitoli 40-55, 550 a.C.
    3. Canti del servo la cui attribuzione e data sono molto discusse, probabilmente l’autore è il secondo Isaia per i primi 3 brani e un suo discepolo per il quarto. (4 brani lirici all’interno dei capitoli 42, 49, 50, 52-53).
    4. Terzo Isaia: capitoli 56-66, raccolta composita di diversi autori intorno al V secolo a.C.

  3. (Premessa: le notizie riportate sono state riprese da varie introduzioni ai testi biblici e da fonti religiose nel web)
    1) Di quante parti è composto il libro?
    Il rotolo è suddiviso in 3 parti principali, individuabili nei cc. 1-39, 40-55 e 56-66.
    2) Quanti autori vi sono e in quali periodi storici?
    Nel Libro di Isaia le tre parti sono così distinte:
    • Cap. 1-39: è l’Isaia storico (740-700 a.C.): critica duramente i vari re che hanno governato il regno di Giuda (e le loro alleanze politiche) in nome della santità di Dio, che è l’unico sovrano del mondo; annuncia la distruzione del regno del sud (come era già avvenuto a quello del nord) come punizione per l’arroganza dei governanti e l’ingiustizia sociale dominante nel paese; annuncia la venuta di un re fedele all’Alleanza e di un resto fedele a Dio, portatore di speranza per il futuro. Il periodo di 40 anni – in cui si è protratto l’impegno profetico (dal 740 a.C., dopo la morte di Ozia, al 700 a.C., durante l’assedio di Gerusalemme) – ha una durata simbolica, sta per indicare la grandezza e l’importanza di questo profeta nella storia di Israele.
    • Cap. 40-55: è l’Isaia dell’esilio in Babilonia (551-539 a.C.), è detto anche Secondo Isaia. Questo profeta anonimo porta consolazione e speranza al popolo ebreo in esilio a Babilonia; lo sostiene nelle difficoltà e appoggia l’ascesa di Ciro re di Persia; parla delle lotte interne alla comunità e della persecuzione dei profeti (carmi del Servo di Jahvè); annuncia il ritorno in patria e la ricostruzione di Israele. Il Secondo Isaia inizia il suo ministero di consolazione nei dieci anni che vanno dalle prime vittorie del re persiano Ciro (548 a.C.), fino alla distruzione di Babilonia e al successivo editto di liberazione degli Ebrei (538 a.C.).
    • Cap. 56-66: è l’Isaia post-esilio in Babilonia (538-520 a.C.), è detto anche Terzo Isaia. Anche questo profeta è rimasto anonimo. Interpreta il ritorno dall’esilio come un nuovo esodo, una nuova creazione, una rifondazione di Israele su basi diverse, più giuste e fedeli all’Alleanza. Ritornato in patria dall’esilio, propone di ricostruire la nazione ispirandosi al modello dei Giudici, in opposizione alla linea integralista che si stava imponendo in Giudea durante il lungo periodo della ricostruzione. Tra il Secondo e il Terzo Isaia c’è poca differenza di anni, ma un grande cambiamento del contesto socio-politico verificatosi con la caduta dell’impero babilonese e il consolidarsi in tutto il medio-oriente dell’impero persiano.

    Sonia Pesaresi

  4. Le parti di cui è composto il libro sono 4.
    Gli autori che hanno composto il libro sono un numero imprecisato, molti hanno glossato il maestro.
    Il periodo storico corrisponde alla sua attività pubblica che va dal 740 al 700 data dopo la quale non si sa più niente di lui.

    Gianni Albani TP

  5. Isaia profeta del regno di giuda per quasi cinquant’anni a partire dalla seconda metà VIIIsec a.c. è tra i notissimi personaggi e scrittori della bibbia. Il suo libro appare composto di varie parti.
    La prima (1-35) è conclusa da una appendice storica (36-39); la seconda (40-55) riflette la situazione degli esuli giudei in babilonia prima della caduta di questa città (539ac); la terza (56-66) allude ai primi tempi della restaurazione ebraica dopo il ritorno dall’esilio (538ac). I cc24-27 e 34-35 hanno una intonazione apocalittica e sembrano supporre un’epoca non molto distante dalla fine dell’esilio. La seconda (detta anche deuteroisaia) e la terza (tritoisaia) parte vengono comunemente attribuite ad autori da ricercare tra i discepoli del profeta, fedeli alla memoria e al messaggio del loro maestro. Verso il 200ac il libro già aveva l’attuale estensione.

  6. L’attività profetica di Isaia nato verso il 765ac si estende dal 739 al 701ac. Il suo tempo fu caratterizzato dall’affermarsi della potenza assira in medio oriente con disastrose conseguenze per i regni di giuda e israele.
    Crea serie difficoltà l’attribuzione a Isaia di tutti i 66 capitoli del libro. Questo libro, infatti, rivela periodi diversi della storia di israele: il tempo di isaia, quello dell’esilio, e il tempo post esilico. Si parla perciò di un primo Isaia (1-39), un secondo Isaia (40-55) e un terzo isaia (56-66).
    La prima parte è un richiamo alla fede e alla conversione come unico atteggiamento per evitare l’intervento punitivo di Dio che si concretizzerà nell’esilio.
    La seconda parte è un messaggio di consolazione e annuncia la liberazione a Israele dall’esilio babilonese che avverrà nel 538ac.
    La terza parte del libro è un grande canto di gioia per il ritorno dall’esilio, visto come un secondo esodo accompagnato da gioia e prodigi come quelli del primo esodo, quello dall’egitto. Gerusalemme e Sion sono il punto di arrivo, ma anche di partenza per proclamare la salvezza ricevuta.

  7. Il libro di Isaia è composto da 3 parti :
    1. Cap. 1-39: è l’Isaia storico (740-700 a.C.).Si ritrovano le seguenti suddivisioni :
    a. Introduzione al libro
    b. Profezie su Israele e Giuda
    c. Oracoli sulle nazioni straniere
    d. Blocco prevalentemente apocalittico
    e. Oracoli di promesse e minacce
    f. Altri frammenti apocalittici
    g. Racconti sull’attività di Isaia

    2. Cap. 40-55. Predicato fra il 550 ed il 539 : trova questa datazione nel fatto che annuncia il trionfo dei Persiani, il decadimento dei Babilonesi e l’imminente liberazione degli Ebrei esiliati in Mesopotamia.

    3. Cap. 56-66. Tra il 537 ed il 520. Ha somiglianze di pensiero e di lessico con il secondo, ma anche differenza di tono ed espressioni nuove.

    Gli autori sono Isaia ed i suoi discepoli (probabilmente anche familiari) per la parte 1. Per la parte 2 è un profeta anonimo del ritorno degli ebrei dall’esilio babilonese.
    Per la terza parte si tratta di oracoli vari uniti ad altri generi letterari, databili in epoca post-esilica.

  8. Nell’opera di Isaia confluiscono gli scritti di almeno altri due profeti di molto posteriori a lui. Isaia è vissuto nella seconda metà del VIII secolo a.c. L’opera è divisa in 3 parti: 1) dal capitolo 1-39 escludendo però i capitoli 24-27 e 34-38; questo è il vero ISAIA, periodo dell’assedio di Gerusalemme 2) dal capitolo 40 al 55 scritti da un profeta anonimo chiamato dagli studiosi Secondo Isaia. Periodo dell’esilio in Babilonia 3) gli ultimi capitoli dal 56 al 66 sono attribuiti ad un altro profeta (o più profeti) anonimo chiamato dagli studiosi Terzo Isaia. Periodo post Esilio in Babilonia. Tra il Secondo e il Terzo Isaia c’è poca differenza di anni, ma un grande cambiamento del contesto socio-politico verificatosi con la caduta dell’impero babilonese e il consolidarsi in tutto il medio-oriente dell’impero persiano.

  9. Per definire la divisione del libro di Isaia, bisognerebbe prima specificare la prospettiva dalla quale partire.
    Isaia figura storica infatti fu autore impegnato nella vita politica della nazione e grande poeta. La sua rilevanza storica e le sue grandi capacità di scrittore ne fecero una sorta di eroe nazionale. Si comprende quindi come questo libro porti al suo interno numerosi rimaneggiamenti, con frasi o addirittura parti del libro, attribuite ad Isaia ma opera di discepoli vicini e lontani nel tempo.
    Se vogliamo fare una divisione di tipo autoriale, possiamo distinguere tre grandi parti:

    1- Profeta Isaia. cc 1-39
    Questo libro può essere a sua volta diviso in varie parti:
    divisione storica cronologica che riparte gli oracoli secondo 4 parti che ricalcano le vicende storiche vissute dal profeta (736 ac -700 ac circa)
    divisione tematica: oracoli contro gerusalemme e giuda; libretto dell’Emmanuele; oracoli contro le Nazioni; oracoli di promesse
    Anche per questa parte di oracoli attribuita ad Isaia, non è chiara la reale attribuzione all’autore soprattutto per alcuni degli oracoli contro le nazioni e per la parte delle promesse con la “piccola apocalisse” probabilmente attribuibile al Deutero-Isaia

    2-Profeta Deutero-Isaia cc 40-55
    Gli oracoli presenti in questa parte non possono in nessun modo essere attribuiti ad Isaia dato che il quadro storico è posteriore di quasi due secoli e riguarda il periodo dell’esilio in Babilonia (VI secolo ac) . All’interno di questo raggruppamento possiamo distinguere i “canti del servo”, 4 brani lirici, probabilmente attribuibili ad alcuni discepoli.

    3- Profeta Trito-Isaia cc 56-66
    Raccolta composita di oracoli probabilmente attribuibili a continuatori del Deutero-Isaia databili intorno al V secolo ac

  10. Il primo libro dei Profeti, ha il titolo di Isaia. Si tratta di un testo poetico comlpesso, composto di 1273 versetti e comunemente suddiviso in 3 parti: 1-39; 40-55; 56-60.

    Il cardinale Ravasi, articola poi queste 3 grandi parti in varie sezioni.

    I riferimenti a epoche storiche molto lontane tra loro e i diversi generi letterari, lasciano trasparire un lungo lavoro editoriale, iniziato nell’ VIII secolo e finito nel V a.C.
    I filologi contemporanei ritengono che il libro di Isaia sia stato scritto da tre diverse mani, in dversi periodi storici, sebbene gli autori del Nuovo Testamento attribuiscano tutto il testo al profeta Isaia.

    I fatti storici raccontati vanno dalla guerra contro l’espansionismo assiro, con l’annessione della regione sirio-palestinese all’impero assiro e il patto tra il re di Giuda, Acaz col re assiro;
    il successivo assedio di Gerusalemme da parte degli assiri;
    per finire con l’ascesa del re persiano Ciro il grande, che sconfigge il regno babilonese nel 530 a.C., ricevendo il plauso di Dio.

  11. • Di quante parti è composto il libro?
    Il Libro del profeta Isaia è suddiviso in 3 parti principali:

    1) prima parte (cc 1-39), che è costituita da oracoli “minacciosi” e pieni di allusioni alla storia dei regni di Acaz e Ezechia. La composizione di questa prima parte riprende il piano di Geremia (secondo la LXX) e di Ezechiele:
    a) 1-12: oracoli contro Gerusalemme e Giuda;
    b) 13-23: oracoli contro le nazioni;
    c) 24-35: promesse
    Questa ripartizione non è, però, rigida: essa è stata formata a partire da parecchie raccolte di oracoli.
    Alcuni gruppi di oracoli risalgono ad Isaia stesso (8,16; 30,8); altri, invece – riuniti dai discepoli del profeta, contemporanei o lontani – sono composti glossando le parole del maestro o facendovi aggiunte:
    – 13-23 (oracoli contro le nazioni), hanno raccolto brani posteriori, in particolare 13-14 (contro Babilonia, testo dell’esilio);
    – 24-27 (l’”apocalisse di Isaia”);
    – 33 (una liturgia profetica dopo l’esilio);
    – 34-35 (una “piccola apocalisse”);
    – 36-39 (racconto dell’azione dei Isaia al momento della campagna di Sennàcherib).
    Isaia è il profeta delle fede e, nelle crisi gravi che attraversa la sua nazione, chiede che si confidi solo in Dio: Dio è l’unica possibilità di salvezza.

    2) seconda parte (cc 40-55), che inizia con l’equivalente di un racconto di vocazione profetica (40,1-11) e termina con una conclusione (55,6-13).. Questa seconda parte è distaccata dal contesto storico, a differenza della prima, ed è consolatoria (per i suoi primi versetti è chiamato “Libro della Consolazione”): il giudizio si è concluso con la rovina di Gerusalemme ed è vicino il tempo della restaurazione, che sarà un completo rinnovamento. Centralità della figura del Dio creatore e del Dio salvatore. Teologicamente, rispetto al primo Isaia, il pensiero è più costruito: monoteismo; vanità e impotenza dei falsi dei; sapienza e provvidenza insondabili di Dio; universalismo religioso, espresso per la prima volta chiaramente.

    3) terza parte (cc 56-66), che è una raccolta composita.
    Di essa fanno parte I CANTI DEL SERVO: 4 brani lirici che presentano un servo del Signore: perfetto, adunatore del suo popolo e luce delle nazioni, che predica la vera fede, espia i peccati del popolo con la sua morte ed è glorificato da Dio.

    • Quanti autori vi sono e in quali periodi storici?

    1) prima parte: attribuita all’Isaia storico (metà VIII secolo), nato intorno al 765 a.C. e all’età di 25 anni ricevette, nel Tempio, la vocazione profetica (di annunciare la rovina di Israele e di Giuda come castigo per le infedeltà del popolo), che esercitò per 40 anni. Non mancano, però attribuzioni a suoi discepoli.
    2) seconda parte: contiene la predicazione di un anonimo, continuatore di Isaia e grande profeta come lui, detto Deutero-Isaia o Secondo Isaia, che ha predicato a Babilonia tra le prime vittorie di Ciro (550 a.C.) e l’editto liberatore (538 a.C.).
    3) terza parte: è stata considerata l’opera di un altro profeta, chiamato Trito-Isaia o Terzo Isaia. Si tratta, più precisamente dell’opera dei continuatori del Secondo Isaia, databile intorno al V secolo a.C..

  12. COMMENTO DI ANTONIO BIANCHI
    Il libro di Isaia in questione è composto di tre parti e 66 capitoli.
    Gli autori sono:
    -Isaia dal cap. 1 al 39 tranne il 24,27,34,39.Periodo verso la metà del 700 a.C.
    -profeta anonimo, detto secondo Isaia, dal cap. 40 al 55. Periodo intorno al 587- 538 a.C.
    -profeta anonimo, detto terzo Isaia, dal cap. 56 al 61. Periodo 520 a.C.

  13. Il libro di Isaia è il più famoso degli scritti profetici. Non si tratta di un’opera unica e non ha un solo autore.
    Il testo, intermente ispirato, si può suddividere in tre grandi sezioni:
    • Primo Isaia (cc. 1-39) : narra i fatti salienti della vita del profeta Isaia di Gerusalemme e riporta le sue parole. Ritornano di frequente alcuni grandi temi: Sion, il monte sul quale sorge il tempio, luogo della presenza di Dio e segno della sua volontà di salvezza; Giuda e Gerusalemme, intesi come popolo eletto e amato da Dio, ma che ha abbandonato la fede e si trova così sotto il giudizio divino. Da questo processo di giudizio emergerà un “resto” del popolo, purificato e convertito. Altro tema è la dinastia regale davidica, a cui il Signore affida il compito di governare con giustizia e diritto, per far regnare la pace. Periodo 740 – 700 a.C.
    • Secondo Isaia (cc. 40-55): opera di un anonimo discepolo che svolge la sua attività profetica in Babilonia. L’attenzione si sposta sulle “cose nuove” che Dio farà per il suo popolo. La salvezza d’Israele è quasi una “nuova creazione”; il dominio universale di Dio è contrapposto alla vanità degli idoli. Particolare, nel Secondo-Isaia, è anche la figura del “Servo”, la cui sofferenza viene interpretata come salvezza per Israele e per tutti gli uomini. Periodo 550 – 539 a.C.
    • Terzo Isaia (cc. 56-66): raccoglie le parole di vari profeti della scuola di Isaia negli anni difficili che seguono all’esilio. Ha molti temi in comune con la seconda, in particolare la prospettiva di salvezza universale. Emerge però anche una maggiore attenzione agli aspetti legati alla pratica del culto, al tempio, all’osservanza delle legge e in particolare del sabato. Periodo 530 – 515 a.C.

  14. Il libro di Isaia è diviso in 3 parti: la prima (Isaia di Gerusalemme) risale al regno dei re Acaz e Ezechia con alcuni inserti “estranei” (cap. 24-27 e 34-35: narrazioni apocalittiche post esiliche; cap. 36-39: inserimenti dal II libro dei Re); Il secondo (II Isaia) si colloca alla fine dell’esilio Babilonese grazie alla vittoria dei persiani che avevano consentito agli ebrei di ritornare in patria; I terzo (III Isaia) risale all’epoca della ricostruzione del tempio di Gerusalemme.

    Gli autori sono sicuramente almeno tre, vista la distanza temporale tra gli scritti; ma si pensa che il III Isaia possa essere l’opera di più profeti anonimi.

  15. Il libro si divide in tre parti, che si riferiscono dunque a periodi diversi, ma non mancano segnali di un collegamento tra di esse.
    La prima parte (capitoli 1-39): questo è il vero Isaia.
    Questa prima parte si riferisce alla potenza assira arriva a conquistare il Regno del Nord e ad assediare Gerusalemme.
    La minaccia assira rappresenta l’intervento di Dio contro il suo popolo infedele.
    Isaia è il portavoce di Dio in Gerusalemme ed invita a credere e conservare la fiducia nelle promesse di Dio.
    La seconda parte (capitoli 40-55) l’autore è un profeta anomino detto anche Secondo Isaia.
    In questa seconda parte sono i Babilonesi che hanno conquistato Gerusalemme e ne hanno deportato la popolazione.
    Sono messaggi di speranza, dove il profeta parlando a gente scoraggiata, inserisce un personaggio misterioso, il Servo del Signore, nel quale il nuovo testamento vedrà anticipati alcuni aspetti della figura di Gesù.
    La terza parte (capitoli 56-66): L’autore, anche questo anomino, detto anche Terzo Isaia
    Qui fa riferimento al periodo che segue il ritorno dall’esilio, dove
    c’è un grande cambiamento del contesto socio-politico verificatosi con la caduta dell’impero babilonese e il consolidarsi in tutto il medio-oriente dell’impero persiano.

  16. Il Libro del Profeta Isaia è composto di 4 parti:
    -Isaia, capitoli 1-39, Isaia è un profeta nato intorno al 765 a.C.
    -Secondo-Isaia, capitoli 40-55, definito tale perchè non può essere lo stesso autore dei primi capitoli, vissuto intorno al 550 a.C.
    -“Canti del servo”, nel libro sono inseriti questi quattro brani lirici, capitoli 42, 49, 50, 52-53, datazione e autori sono tuttora studiati e verosimilmente i primi tre sono attribuibili al Secondo-Isaia mentre l’ultimo ad un suo discepolo.
    -Terzo-Isaia, capitoli 56-66, datazione varia e anche vari gli autori, capitoli 60-66 VI sec. a.C: mentre 56-59 V sec. a.C.

  17. i libro di Isaia è il più lungo della bibbia, copre un arco temporale di circa 300 anni dal 740 al 445 a.c.
    i libri sono 4
    ISAIA STORICO CAP 1-39 dal 740 al 700 a.c.
    caratterizzato da una forte critica al popolo di Dio

    ISAIA ESILICO CAP 40-55 dal 551 al 539 a.c.
    periodo dell’esilio atteggiamento benevolo nei confronti di Ciro di Persia, e le lotte intestine all’interno delle varie fazioni

    ISAIA POST ESILICO CAP. 56-66 dal 538 al 520 a.c
    la sconfitta babilonese il rientro in patria voluto da Ciro

    infine ci sono i canti del servo di Dio sono quattro brani lirici

    gli autori del libro di Isaia dovrebbero essere tre.

  18. Il libro di Isaia si divide in tre parti ,riferiti ad altrettanti periodi storici, pur se strettamente collegate fra loro.
    La prima parte dal capitolo 1 a 39 riferita agli anni tra il 740 e il 700 A.C. , attribuita allo stesso Isaia.

    La seconda parte, dal cap 40 a 55 detto “libro della consolazione di Israele” è il periodo dell’esilio in Babilonia , 551- 539 A C , viene attribuito ad un profeta anonimo anche detto secondo Isaia.

    Terza parte dal cap 56 al 66 attribuito al terzo Isaia profeta anonimo è riferito al periodo post esilio 538-520 AC .

  19. Possiamo suddividere il testo in tre grandi sezioni: Primo Isaia (1-39) narra i fatti salienti della vita del profeta Isaia di Gerusalemme e riporta le sue parole. E’ l’Isaia del “pericolo”.
    Secondo Isaia (40-55) è il cosiddetto libro della “consolazione”. Opera di un anonimo discepolo che svolge la sua attività profetica in Babilonia, è L’Isaia “dell’esilio”.
    Terzo Isaia (56-66) raccoglie probabilmente le parole di vari profeti della scuola di Isaia, vissuti a Gerusalemme negli anni difficili che seguono all’esilio. E’ l’Isaia “del ritorno”.

    E’ probabile che diversi autori, di cui non conosciamo il nome ma che erano discepoli di Isaia,abbiamo tramandato per quasi trecento anni gli insegnamenti del maestro. Il periodo storico in cui si muove il libro di Isaia è circa dal 730 al 460 a.c.

  20. Il libro fu redatto da vari scrittori con stili diversi ma conserva una profonda unità.
    Gli studiosi riconoscono nel libro tre opere distinte chiamate Primo, Secondo e Terzo Isaia.
    Il Primo Isaia (1-39) è ascrivibile al periodo 740-687 a.c, quando Isaia fu chiamato da Dio nel tempio e inizia la sua opera profetica a denunciare ingiustizie e oppressioni e a suscitare la speranza nella venuta di un salvatore..
    Il Secondo Isaia (40-55) scrive le profezie durante l’esilio in Babilonia (587-538 a.c) allo scopo di orientare e incoraggiare gli esuli in terra straniera.
    Il Terzo Isaia (56-66) scrisse a Gerusalemme durante la ricostruzione del tempio e della città (538-500 a.C.).

  21. Si individuano 3 Isaia, dove non si indica la persona fisica quanto il poter ascrivere le parti dello scritto ad un autore, piuttosto che ad un filone, o a un certo stile, o a un certo periodo di tempo.
    1° Isaia = più aderente all’Isaia “persona”, ~VIIIsec., capp.1-39, periodo antecedente all’esilio. sono contenuti oracoli e vicende dei re. E’ anche detto proto-isaia
    2° Isaia = ~VIsec., capp.40-55, periodo dell’esilio babilonese
    3° Isaia = ~Vsec., dopo il ritorno dall’esilio. Tra i temi ricorrenti, il richiamare Israele alle idolatrie in cui cadeva. Contiene i canti del servo, profetico testo poetico su un servitore del Signore, di cui Gesù si dirà compimento con la propria persona.
    Isaia 2° e 3° sono più vicini come epoca ma in ogni caso trattasi di diversi autori/scuole

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