Lettura di Gv 3, 16-18
Questi pochi versetti si trovano al cuore del discorso che Gesù rivolge al fariseo Nicodemo, riguardo al figlio dell’uomo, che è disceso dal cielo e deve essere innalzato (13-14). Qual’è la causa di questo itinerario di uscita e ritorno del figlio dell’uomo? Nei nostri versetti l’evangelista risponde proprio a questa domanda: infatti ora ill soggetto non è piú il figlio dell’uomo, ma Dio, come origine di un amore senza confini e senza precedenti.Questo amore è la causa dell’invio del figlio unigenito nel mondo, inteso come la totalità degli uomini, bisognosi di una salvezza definitiva, che viene a coincidere con la vita eterna (16-17).Dunque il giudizio che il figlio dell’uomo attua (cfr.18 e 5, 22) non è una punizione comminata da chi ha il potere di retribuire secondo le azioni degli uomini, ma è la conseguenza immediata della presenza dell’inviato nel mondo, che implica accoglienza o rifiuto. Il giudizio è solo l’altra faccia di un amore assoluto, nel caso in cui esso venga rifiutato dall’uomo (18). Dio infatti si rivela come un Padre e un Figlio desiderosi di portare tutta l’umanità all’interno del loro amore con un’offerta totale, assoluta e senza precedenti.
Suggerimenti di preghiera
Sto seduto o in ginocchio assumendo quella posizione con cui sento il corpo più disposto a pregare il Signore.
Leggo il vangelo (Gv 3, 16-18).
Chiedo al Signore di poter conoscere interiormente lui, inviato dal Padre, per amarlo e seguirlo sempre più.
Vedo le persone, come si comportano e agiscono: mi metto nei panni di Nicodemo, che ascolta la Parola di Gesù dopo esserlo andato a trovare di notte. Rifletto sul mio rapporto personale, intimo col Maestro di Nazareth.Quando lo vado a trovare per ascoltare la sua parola?
Ascolto cosa dice Gesù. Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio. Gesù è dono d’amore del Padre. è il Figlio che mi perdona e mi da la vita, con la sua carne di uomo.
Concludi con un Padre Nostro
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