Lunedì 4 marzo Lc 4,24-30
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Il disegno di Dio è molto più aperto e imprevedibile delle nostre prospettive piccole e autocentrate. I cittadini di Nazareth forse si aspettavano da Gesù che lui si identificasse con la causa politica del loro piccolo paese e della loro etnia giudaica. Nulla di tutto questo. Gesù cita i profeti Elia ed Eliseo e il loro ministero capace di guardare al cuore delle persone, oltre i confini di Israele. Anche noi siamo invitati a ricercare le tracce di Dio in ogni cuore, al di là e oltre i confini “politici” e “culturali”.
Martedì 5 marzo Mt 18,21-35
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La misericordia di Dio non si misura: è un atto totalmente gratuito di remissione di un debito che neanche una vita di lavoro basterebbe a saldare. Solo alla luce di questa misericordia non possiamo comprendere qualcosa del mistero del nostro peccato, del nostro oscuro e spesso inconsapevole rifiuto dell’amore di Dio. Rifiutare una prospettiva di gratuità nei confronti dei piccoli debiti dei nostri prossimi significa non poter entrare completamente nella misericordia di Dio, non renderla realmente attiva nella nostra vita, rifiutare l’esigenza profonda dell’Amore, che bussa alla nostra porta per entrare in noi.
Mercoledì 6 marzo Mt 5,17-19
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Gesù compie la Legge e i Profeti. Senza il lungo cammino con cui il popolo di Israele ha vissuto e testimoniato la propria relazione con Dio, non potremmo comprendere la rivelazione di Gesù e il volto del Padre. Attraverso la pedagogia di una Legge, resa attuale dalla parola dei Profeti per le varie circostanze della storia, il popolo è entrato in contatto profondo con l’Amore personale di Dio per lui. Così anche noi attualizziamo ogni giorno, come profeti, la Parola del Vangelo che il Signore ci dona, entrando in contatto come Figli con l’amore di Dio Padre.
Giovedì 7 marzo Lc 11,14-23
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Per dei cuori induriti anche un segno d’amore così chiaro ed evidente come la guarigione dal demonio può diventare fonte di interpretazioni contrapposte. Se il frutto è buono, come si può pensare che sia causato dal principe dei demoni? In realtà proprio assumendo il male su di sé, egli è in grado di distruggere il potere di Satana. Quindi in un certo senso è vero che Satana scaccia Satana, ma solo nella misura in cui Gesù assume questo male e lo distrugge da dentro. Questo potere dell’amore si compirà sulla croce, che, come dice san Paolo, è il riscatto dalla maledizione della Legge per mezzo di colui che si è fatto maledizione per noi.
Venerdì 8 marzo Mc 12,28-34
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Gesù e gli scribi non hanno avuto solo rapporti conflittuali. In questo racconto vediamo che la sapienza autentica dello scriba si conforma alla parola di Gesù, che riassume tutta la Legge nei due precetti dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo. Gesù non solo ha insegnato questa sintesi ma l’ha anche vissuta, incarnata, nel suo ministero. Al limite la croce stessa può essere vista come la parabola dell’Amore, con il braccio verticale ad indicare la relazione con Dio e quello orizzontale capace di abbracciare l’intera umanità. Solo il cuore di Gesù ci mostra la forma di un amore veramente credibile, per Dio e per ciascun uomo.
