Mc 1,29-39 (V TO B)
La giornata tipo di Gesù

Siamo ancora all’interno della giornata tipo di Gesù. Questo brano include due dei quattro episodi che descrivono il sabato di Gesù a Cafarnao (la guarigione della suocera di Simone vv. 29-31;i miracoli di guarigione durante la sera e la preghiera e ricerca di Gesù al mattino vv. 32-38).Dopo aver guarito un indemoniato (1,23-28) Gesù si reca subito, accompagnato dai discepoli che aveva precedentemente chiamato (1,16-20), in casa di Simone (v. 29). La traiettoria del percorso che Gesù compie durante questa giornata tipo parte dalla sinagoga (il luogo deputato all’ascolto e alla proclamazione della parola) per poi dirigersi in casa di Simone, allargarsi a tutta la città ed ai villaggi vicini e infine concludersi concludersi in“tutta la Galilea“: Tutto lo spazio deve essere attraversato dal messaggio di Gesù e dalla sua presenza. L’ambiente della casa,che indica familiare intimità si contrappone a quello della sinagoga di Cafarnao, dove invece Gesù deve fronteggiare le ostilità dei suoi nemici (cf. 3,6). L’azione procede velocemente (cf.”subito” v. 30), perchè c’è una concitazione tra i presenti, segno di un tempo favorevole che si è oramai compiuto in Gesù (cf. 1,15). La suocera di Simone è malata : è innanzitutto una donna e per di più impura data la sua infermità. Le rigide prescrizioni della Legge indicano che sarebbe da evitare un contatto con lei ma subito i suoi discepoli gli parlano di lei.I gesti di Gesù sono significativi: egli la prende per mano e la rialza (v. 31), come una sorta di resurrezione anticipata, a cui fa seguito il servizio della donna. La guarigione che ha sperimentato diviene l’opportunità per vivere nella logica del servizio: il verbo utilizzato dall’evangelista richiama la parola diakonia, così come in effetti i dodici saranno chiamati a fare (cf. 9,35), sul modello di Gesù che non è venuto per essere servito ma per servire (cfr. 10,45).
Dopo il tramonto del sole, terminata la giornata di sabato (v. 32) la gente può portare i malati e gli indemoniati alla porta della città da Gesù ed egli li guarisce. I segni di liberazione che Gesù compie sono un’indicazione del Regno di Dio che è venuto, attraverso un insegnamento dotato di autorità, che compie ciò che dice (cf. 1,22) e vince il male in ogni sua forma.
Così come intensa è stata l’attività di annuncio e guarigione da parte di Gesù, altrettanto intensa dovrà essere la sua preghiera (1,35). Egli si alza molto presto al mattino, il giorno dopo il sabato (possibile allusione alla resurrezione) e va a pregare. Così come farà dopo la moltiplicazione dei pani (Mc 6,46) Gesù avverte la necessità di distanziarsi dalla folla e di mettere tutta la sua azione nelle mani del Padre, per compiere la sua volontà (cf. Mc 14,35-36).
La ricerca di Pietro, contraddistinta da un verbo che caratterizza i personaggi negativi del Vangelo, che intendono intrappolare Gesù dentro i loro schemi o progetti (cf. 3,32; 8,11.12; 11,18; 14,11), risponde al desiderio della folla (v. 37), che invece Gesù evade, per rispondere piuttosto al disegno di Dio, quello per cui egli è venuto (v. 38), di annunciare il Vangelo del Regno (v. 39, cf. 1,15) in tutti i villaggi vicini. L’azione di Gesù non è limitata ad alcuni, ma a tutti, perchè è universale.
- Tempo e luogo
Subito dopo la guarigione dell’indemoniato. Gli eventi incalzano, perché il Regno di Dio è arrivato. La prima parte del racconto si svolge nel giorno di sabato. La seconda parte avviene la sera, quando il giorno di sabato è ormai terminato (vv. 32-34). La terza parte avviene la mattina presto (35-39). È una giornata tipo di Gesù.
La prima parte del racconto si svolge in casa di Simone. La casa è un luogo di intimità con Gesù, dove si sperimenta la guarigione per opera di Gesù e il servizio dei fratelli. Chi è guarito si mette a servire, come la suocera di Simone. Anche alla sera siamo alla porta della casa, con tutti i malati radunati davanti. Al mattino invece Gesù si reca in un luogo deserto. Mi chiedo Qual è la casa in cui sperimento la guarigione, nell’incontro con Gesù.
- Personaggi
Ci sono i discepoli in casa con Gesù, la folla con i malati e indemoniati portati a Gesù la sera, al tramonto del sole, quando il sabato è ormai terminato. C’è Pietro che si mette in ricerca di Gesù. Infine c’è Gesù solo in preghiera con il Padre, la mattina presto. Sono nell’atteggiamento di Pietro e della folla, che vuole piegare Gesù alla propria volontà o posso seguirlo liberamente, dove lui vuole?
- Rivelazione
Gesù vince il male e libera la suocera di Simone per aiutarla a mettersi a servizio dei fratelli. Egli guarisce e scaccia i demoni: ma la sua missione è più ampia di quello che si aspettano i discepoli e la gente. Egli deve andare di villaggio in villaggio ad annunciare, perché per questo è venuto: obbedisce alla volontà del Padre e non alla ricerca del proprio successo. – Mi chiedo se nella mia giornata tipo, c’è posto per un’interiore libertà dai miei affari quotidiani e se riesco ad accettare il modo con cui il Signore decide di rivolgersi a me.
Passi per la preghiera personale
- Leggo il brano del Vangelo, almeno due volte, con attenzione, per farlo entrare nella mia memoria
- Entro nel contesto del racconto, nel suo spazio e tempo particolari: Gesù è nella casa di Pietro, con i discepoli e la suocera di Pietro ammalata
- Chiedo una grazia, ad esempio quella di maturare una conoscenza interiore di Lui, che è il mio maestro, per amarlo seguirlo sempre più
- Vedo ciò che i personaggi fanno e ne ricavo un frutto
- Ascolto ciò che i personaggi dicono e ne ricavo un frutto
- Dialogo con Gesù e con il Padre, lasciandomi trasportare, nel chiedere, nel ringraziare, nel lodare, nel contemplare, a seconda di ciò che sento.
- Concludo la preghiera con un Padre Nostro
