Guarire dall’ansia, esercizi di Vangelo

Nel 1947 degli scienziati, tra cui Albert Einstein e Robert Oppenheimer costruirono il cosiddetto Doomsday Clock: l’orologio dell’apocalisse, che cercava di calcolare, sulla base di valutazioni di natura tecnica e sociale, in termini di tempo rimanente, quanto l’umanità fosse vicina all’olocausto nucleare, all’autodistruzione per mezzo delle bombe atomiche. 

Ancora oggi l’associazione degli scienziati continua ad esprimersi e, secondo le loro valutazioni, ora mancherebbero cento secondi: non saremmo mai stati tanto vicini a questa possibilità. 

Molto prima che apparisse di fronte all’umanità questa possibilità, già ai tempi dell’impero romano, i vangeli riportano le parole di Gesù su terremoti, guerre, rivoluzioni, carestie (=leggi inquinamento ambientale), pestilenze (=leggi epidemie di covid) sono tutti segni…ma, dice ancora, non vi spaventate, perché non sarà la fine…

Il vangelo ci fa fare un percorso in mezzo a tutte le cose più brutte che possono accadere nella storia, che ci possono mettere tensione, ansia, angoscia. È un climax che giunge ad un punto culminante, oltrepassa la cima della curva dell’ansia e oltre cosa c’è? Non c’è nulla…ci rendiamo conto di rimanere noi e il Signore che ci sostiene con la sua presenza. Il vangelo ci educa così a vincere l’angoscia, anche in tempi difficili.

In psicologia questa strategia è stata scoperta per la prima volta da un grande psicologo del novecento, Viktor Frankl: lui la chiamava intenzione paradossa. Per guarire dall’ansia bisogna fare ogni giorno questo piccolo esercizio: andare fino in fondo nell’angoscia, pensando alle cose più brutte, per oltrepassare il climax e vedere che oltre non c’è nulla, è tutto irreale. È come un palloncino che si gonfia, si gonfia, si gonfia e poi, una volta bucato, cosa rimane? Niente. E noi siamo ancora qui.

Scompare quindi la preoccupazione e rimane la vita che viene da Dio e per la quale Gesù ci dice che nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Si, spesso, di fronte alla sfide di oggi, il riscaldamento climatico, la guerra, il pericolo nucleare ci sentiamo impotenti. E non posso dire che questi non siano pericoli reali, ci mancherebbe. Ma il nostro problema è vincere proprio quell’angoscia e quella sensazione di impotenza che ci paralizza e ci impedisce di agire. 

Il Signore, senza edulcorare la pillola, anzi semmai calcando un po’ la mano su queste immagini apocalittiche, ci fa passare attraverso il parossismo del male, per darci la certezza totale che lui non ci abbandonerà mai, che la vita che viene da lui è più forte della morte, che l’amore si esprime concretamente nella storia, portandoci sempre e comunque al suo abbraccio. Non solo: il Signore ci promette anche che, come cristiani, noi abbiamo il dono della Parola e della Sapienza. Che cos’è questo dono? Ci da la comprensione profonda della realtà, con i suoi rischi e pericoli, ma anche con i suoi doni e le sue opportunità, ci infonde un coraggio da leoni per fare tutto quello che ci viene chiesto e portare a compimento la nostra missione.  

Più ci abbandoniamo con fiducia a Lui, mettendo tutto nelle sue mani, più possiamo poi agire nella vita da protagonisti, liberandoci dalle angosce che non servono a nulla e costruendo la pace nelle relazioni tra noi, nella politica e nella società. 

Ciò che gli scienziati non sono in grado di calcolare, perché è una variabile invisibile, è questa misteriosa rete che lo Spirito Santo crea tra i cuori e che emerge nella storia soprattutto nei momenti di difficoltà, con la possibilità di rinnovare, ad ogni svolta, le energie per costruire la pace e il bene comune di tutti i popoli. 

No, il mondo non finirà, ma ciò che accade intorno a noi, anche di drammatico, è un appello che il Signore ci rivolge per convertirci, per unirci a Lui e mettere in Lui ogni nostra speranza e sicurezza, facendo prevalere gli sforzi per il bene e per un mondo che sia abitabile ancora per i nostri figli e per i figli dei nostri figli.  

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

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