Se dovessimo scrivere un racconto della nostra vita, ci metteremmo i successi e le cose che ci rendono importanti di fronte agli altri.
Non è questo il modo con cui Dio scrive la Sua storia. Il suo punto di vista è quello dell’uomo mezzo morto sul ciglio della strada. Solo lui può vedere quello che i passanti fanno, vedendo e andando oltre. Solo lui può conoscere le azioni del buon samaritano, che gli si avvicina, e si prende cura di lui.
Solo lui può apprezzare lo sguardo di tenerezza di colui che si è messo nei suoi panni. È la tenerezza che parte dalle viscere profonde dell’amore, che sa vedere in ogni uomo un piccolo bambino bisognoso di tutto, e soprattutto desideroso che le sue ferite vengano curate e guarite.
Un bambino che si muove su un triciclo, in una strada sgangherata, piena di rifiuti, e ha bisogno di stima e incoraggiamento.

