Paure e sicurezza: la rivoluzione del buon pastore

 

 

Cultura e civiltà di oggi sono contrassegnate da due caratteristiche, purtroppo negative: la solitudine e la paura. L’uomo oggi è solo, perché isolato, chiuso nella sua casa e nelle sue agende complesse. Pensiamo di essere interconnessi tramite i social, ma rischiamo invece di isolarci maggiormente. A tale isolamento si associa una percezione di minore collegamento, minore forza sociale, minore rete di valori condivisi e quindi una maggiore paura verso tutto ciò che percepiamo come esterno a noi e potenzialmente pericoloso.  Se questa è la condizione ammalata del nostro popolo, Gesù buon pastore è in grado di guarirla profondamente, attraverso un’operazione chirurgica in tre passaggi. Una conoscenza intima che guarisce la solitudine; una trasformazione personale che converte i pensieri e gli atteggiamenti nella fiducia; una trasformazione sociale contro la paura.

 

Li descriviamo brevemente con ordine.

 

  1. Io le conosco ed esse mi seguono, dice Gesù. Si tratta di una conoscenza intima ed esistenziale. Prima ancora di chiedermi se e come conosco Gesù, io sono conosciuto da lui, in tutti i miei aspetti e qualità, positivi e negativi.

Anzi lui solo, il suo sguardo, è in grado di penetrare anche nelle nostre ombre, nei nostri punti oscuri e difficoltà, per trasformarli in un’opportunità di amore: amore suo per noi, che diventa amore e stima nei confronti di noi stessi. È una straordinaria occasione che non possiamo perdere: lasciarci abbracciare, amare e stimare dal suo sguardo, perché ogni giorno la nostra persona possa fiorire in Lui.

 

  1. Allora questa conoscenza intima innesca una trasformazione integrale della persona. Sì, “perché le pecore”, come si esprime Gesù, “ascoltano la mia voce”. Cosa significa ascoltare? Il verbo greco ha un sottofondo semitico, per cui non significa solo compiere un atto di concentrazione mentale, ma coinvolgere tutta la persona attraverso la propria disposizione ad essere e ad agire. Per noi discepoli questo significa chiederci ogni giorno come leggiamo il vangelo. Esso entra nel mio modo di pensare ed agire oppure rimane solo un rifugio consolatorio, che non incide nei miei comportamenti reali? Il Vangelo mi aiuta ad aprirmi alla realtà delle altre persone, con pazienza e fiducia, nel lavoro come in famiglia? Mi lascio criticare dal Vangelo per le mie tendenze egoistiche, per le continue contrattazioni, che mi portano a cercare il mio vantaggio personale? Per le paure chi mi chiudono all’altro, specialmente se la difficoltà dell’altro potrebbe anche solo distrarmi dalle mie preoccupazioni? Questa critica e trasformazione degli atteggiamenti è sorretta da una fiducia di fondo. Dice Gesù che “le pecore non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano”. Questa fiducia e questo abbandono delle pecorelle nella mano di Gesù sono fondate nel fatto che la potenza del Padre, la sua mano, il suo agire, è sempre in perfetta comunione con quello di Gesù buon pastore. Egli ha dato la vita per noi, e per questo motivo siamo al sicuro.

 

  1. Ora tale atteggiamento di fiducia di fronte alla vita porta degli effetti concreti, sociali. La maggior parte dei problemi che oggi viviamo nella società sono amplificati dall’ansia e dalla paura. Pensiamo solamente a quanti soldi lo stato spende per posti di blocco e controlli, spesso quasi solo con una funzione simbolica, di rassicurazione della gente. Pensiamo ancora al possesso delle armi in casa e a quanto la questione del “turbamento emotivo” diventi oggi norma di legge. Di fronte a tutto questo noi sappiamo che la paura, anche se c’è, si può vincere e che tale vittoria è la migliore difesa contro terrorismo e criminalità, che intendono favorire una società chiusa e impaurita.

Se il buon pastore infatti ha dato la vita per noi e nulla potrà mai separarci da lui, noi abbiamo i migliori anticorpi contro la malattia della paura! Chiediamo a Maria che interceda per noi cristiani perché possiamo testimoniare fiducia e speranza, ed essere come lievito positivo che fa fermentare la massa della società.

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

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