Tone la Maji significa goccia d’acqua in Kiswaili. È un posto ricco di acqua con un fiume che scorre in fondo ad un fossato ricco di vegetazione.
In questo fiume i bambini appena entrati in comunità scendono con gli abiti di strada ed escono lavati, cambiandosi d’abito. Questo rito segna la trasformazione dalla vita di strada alla vita di comunità: una sorta di battesimo, che porta una novità radicale e l’inserimento in una famiglia di fratelli e sorelle.
Abbiamo celebrato insieme con loro la messa dell’Epifania.In un tempo in cui si cercano gloria, bellezza, potere e successo questi bambini sono per noi come dei Magi, in ricerca della Sapienza.
Una sapienza che viene a loro dalla vita e dall’incontro con degli educatori che gli hanno fatto una proposta alternativa alla strada e di cui si sono fidati.
Una sapienza che viene a loro da una percezione immediata e naturale di Dio e che emerge dalle loro preghiere spontanee.
Una sapienza che viene loro dal desiderio di crescere, formarsi, essere educati insieme e diventare anche loro un giorno, forse, persone in grado di salvare altri bambini.
Per loro la strada è diventata un cammino provvidenziale verso un futuro nuovo, un cammino di sapienza. Che anche le nostre strade siano percorsi verso una Sapienza che è dono dall’alto e che ci fa camminare in avanti, non verso percorsi egoistici, ma verso orizzonti di servizio, umanità, dedizione, apertura, dono.


