Lettura popolare Santissima Trinità (Gv 16,12-15)

 

Gv 16,12-15

L’amore del Padre e del Figlio

 

Il messaggio nel contesto

 

IMPORTANTE: questa breve contestualizzazione e spiegazione del brano evangelico serve da preparazione remota per l’accompagnatore, prima dell’incontro. Si tratta di mettersi in preghiera personalmente, leggere il brano evangelico e poi approfondirlo con attenzione. Le considerazioni svolte sotto non sono da “ripetere”   ai partecipanti, ma da tenere presente durante l’incontro.

 

Questa pericope liturgica ritaglia l’ultimo passo del Vangelo di Giovanni in cui si parla del dono dello Spirito Santo. Gesù ha già detto ai suoi discepoli tutto quanto ha udito dal Padre (cf.15,15), ma perché i discepoli abbiano un’intelligenza profonda di quanto ascoltato da Gesù, della sua vita e del suo mistero di morte e resurrezione, è necessario l’invio dello Spirito. Egli parlerà di Gesù e della sua gloria (v. 14) di innalzato sulla croce e permetterà ai discepoli di entrare sempre più dentro al mistero di Cristo, alla verità del suo rapporto con il Padre. Egli infatti è lo Spirito di verità, ossia lo Spirito che conduce alla verità del Figlio e permette al discepolo di comprendere esistenzialmente tale verità.  Lo Spirito è come la nube fiammeggiante che conduce gli Israeliti nel deserto (cf. Neh 9,12.19) figura della Sapienza divina che guida il popolo verso la terra promessa (cf Sap 18,3). La terra promessa qui nel Vangelo di Giovanni è l’umanità glorificata del Figlio, compimento di tutta la rivelazione divina, quale pienezza della verità.  Lo Spirito infatti non parla per propria iniziativa, ma è inviato dal Padre per rivelare tutto ciò che riguarda il Figlio e comunicare quanto ha ascoltato dal Padre e dal Figlio. Egli riprende tutto quanto Gesù ha detto e fatto e lo ri-dice alla luce della gloria del risorto, per trasformare la vita dei credenti e assimilarli sempre più a questa gloria.

Non solo, lo Spirito ha anche il compito di annunciare le cose future, non nel senso di una banale predizione, ma nel senso di una capacità di lettura profonda e di fede della storia, in grado di intuirne il compimento nel mistero e nella gloria di Cristo. In definitiva lo Spirito ha il compito di aprire la Trinità, ossia il mistero d’amore del Padre e del Figlio alla storia degli uomini e viceversa di introdurre la storia umana dentro al rapporto d’amore tra il Padre e il Figlio. Essi sono descritti come un IO e un TU senza che vi sia un MIO e un TUO. Infatti tutto ciò che il Padre possiede, appartiene anche al Figlio (v.15), in una comunione piena e totale. La missione storica dello Spirito è quella di comunicare agli uomini la gloria, la vita e l’amore che il Padre e il Figlio condividono.

 

 

 

 

 

Come realizzare concretamente l’incontro?

 

  1. Ricordiamo la vita.  (15 minuti)

 

  1. Leggere con attenzione il brano del Vangelo (almeno due volte) e soffermarsi su una parola che colpisce: Gv 16,12-15 (10 minuti)

 

 

  1. Iniziare un dialogo un pò più approfondito a partire dalla lettura (30 min)

Partendo dalla condivisione della parola si può invitare qualcuno, che sembra un pò più estroverso e a suo agio nel gruppo, ad esplicitare il “perchè” ha scelto quella parola. A questo punto si aiutano anche gli altri, ponendo delle domande, a condividere le loro impressioni e valutazioni.

 

  •  Qual è il contesto geografico e temporale del racconto evangelico?

Siamo nel lungo discorso che Gesù rivolge ai suoi discepoli prima di partire. La sua partenza è infatti imminente (cf. v. 25.28) ed egli li avvisa che non sono ancora in grado di comprendere pienamente la sua rivelazione. Quale atteggiamento di fronte alla rivelazione di Dio?

 

Chi sono i personaggi, cosa dicono/fanno?

I personaggi sono Gesù, i discepoli, il Padre e lo Spirito

-Gesù dice ai discepoli che non sono ancora in grado di “portare” le cose che Gesù ha da dire loro. La verità ha un “peso” esistenziale che richiede un lungo cammino di comprensione. Ne sono consapevole o mi faccio prendere dall’ansia di comprendere tutto e subito?

-Lo Spirito di verità vi condurrà. È una guida vera, che non impone la verità ma accompagna il nostro cammino. Cerco maestri che mi diano tutte le risposte pronte? Mi fido di Dio che con il Suo Spirito è in me il vero maestro interiore?

-Lo Spirito non parla da sé ma dice tutto quello che ascolta. Lo Spirito mi apre all’ascolto del Padre, al mistero di Dio. Faccio silenzio per udirne la voce soave?

-Lo Spirito comunica ciò che sta per accadere. Come interpreto la storia e gli eventi della mia vita? Mi lascio guidare dalla fede e dallo Spirito Santo?

-Tutto ciò che il Padre possiede è mio e lo Spirito lo trasmette. L’amore tra il Padre e il Figlio è il mistero che avvolge tutta la storia e tutta la mia vita. Esso si rivela nell’innalzamento della croce. Come prego davanti alla croce?

 

  • Quale rivelazione è contenuta qui?

Nello Spirito siamo chiamati ad entrare nell’amore tra il Padre e il Figlio, una comunione in cui l’IO e il TU sono talmente uniti da non lasciare più spazio per un MIO e un TUO. Come immagino Dio? È per me un essere lontano e solitario o una comunione d’amore intima e avvolgente?

 

  1. Condivisione della vita nella preghiera (5/10 min).

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

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