Omelia Ascensione (Anno B)

Ascensione di Gesù

Il martire non è colui che soffre e si sacrifica, ma colui che testimonia il primato dell’invisibile, Dio, sul visibile, la carne e la terra. Dio è più reale di ciò che si tocca e si vede e il martire è un testimone di questo primato, sia in vita che in morte.

In vita mettendo le scelte secondo il Vangelo al di sopra dell’immediata convenienza che diventa gretto egoismo e in morte abbandonandosi al Signore, se è posto sotto il ricatto della violenza e della conversione forzata. Quante persone ancora oggi vengono uccise, perché non hanno accettato di convertirsi all’Islam e rinnegare Gesù Cristo! Sono i nuovi martiri e sul loro sangue germoglierà la Chiesa del futuro.

Da dove essi ricavano la forza di non piegarsi? Il martire è anzitutto un testimone della resurrezione di Gesù.  Egli sa che con la resurrezione il cielo è già aperto sulla sua vita e la sua umanità, cioè la sua vita, il sua corpo e le sue relazioni, attende di essere assunto con Gesù in cielo e di partecipare pienamente alla Gloria del Padre.  L’ascensione di Gesù non ci rivela nulla di più di quanto non fosse già contenuto nella resurrezione. Essa esplicita invece ciò che era già contenuto per noi nella resurrezione, ossia il fatto che la nostra vita attende di partecipare della Gloria piena del Padre in un percorso che sta iniziando già quaggiù. Anche noi siamo martiri nella misura in cui sappiamo che il cielo si è già aperto sulla nostra vita! Non ci resta che abbandonarci alla forza interiore che ci spinge ad andare avanti e gustare ogni giorno le consolazioni interiori che il Signore ci dona, perché non ci scoraggiamo nel nostro cammino.

Proprio questa fede nella resurrezione e ascensione di Gesù, invece di essere un rifugio consolatorio che ci allontana dalla vita presente, ci dà la forza di impegnarci perché il mondo migliori.

-ci dà il coraggio di investire oggi energie, pensieri, progetti per il futuro, invece di rimanere fermi e attendere una ripresa economica che sarà solo il frutto dell’impegno personale di ciascuno di noi.

-ci spinge ad aiutare con tutto il mondo i poveri migranti e di contrastare le guerre e il terrorismo internazionale

– ci impegna a creare quartieri vivibili, dove le persone si conoscano e invece di litigare tra vicini si viva nel rispetto e nell’amicizia.

– ancora ci aiuta ad affrontare le sfide dell’educazione nelle famiglie con figli adolescenti, per farli crescere secondo i valori della fede. Quanto bisogno hanno i ragazzi di oggi, che i genitori siano per loro testimoni credibili della fede!

Tutto questo bene seminato nella storia è un annuncio del Vangelo che porta frutto: noi sappiamo infatti che poiché Gesù risorto siede alla destra del padre, condividendone il dominio sulla storia, la Parola è accompagnata da segni buoni e positive, che attestano la vittoria contro il potere del male e della morte e che anticipano la nostra futura condizione di figli di Dio.

 

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

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