Lettura di Mt 11, 25-30
Dopo una lode rivolta al Padre (25-26) Gesú prosegue il suo discorso con una parola di rivelazione (27) e un’esortazione sotto forma di due inviti (28-30). La lode è una preghiera di Gesù a Dio, con l’appellativo forte di “padre”‘, il cui progetto originario è di rivelarsi non ai sapienti, ossia a coloro che avanzano delle pretese in questo senso, o per studi fatti(scribi) o per la partecipazione a qualche setta (movimenti apocalittici giudaici), ma ai piccoli. La parola che soggiace al termine “piccoli” in greco può significare anche “lattante” e il corrispondente ebraico significa, sciocco, stupido. Si tratta di coloro che, umanamente, non avrebbero alcun titolo per essere considerati sapienti. Di essi il Padre si compiace, come si è compiaciuto del suo servo, umile e sofferente (cfr. Is 42, 1) e li rende destinatari della rivelazione del Padre e del Figlio (27), ossia, non di un padre e figlio qualunque, ma del rapporto intimo e reciproco che sussiste tra il Padre e il Figlio Gesù. Questo rapporto implica una conoscenza totale e amorosa che viene consegnata dal Padre al Figlio e di cui partecipano per rivelazione proveniente dal figlio tutti coloro che si uniscono al suo cuore di servo mite e umile (28, cfr Is 42, 2-3) e ascoltano l’appello rivolto loro dalla Sapienza incarnata (cfr Sir 51, 23-30). È una via di obbedienza ed umiltà che il Figlio per primo ha intrapreso da servo, incamminandosi verso la croce.
Suggerimenti di preghiera
Mi dispongo in preghiera con il mio corpo, mettendomi nella posizione in cui mi trovo più a mio agio per pregare.
leggo Mt 11, 25-30
Chiedo a Gesù una conoscenza interiore di lui, che mi precede sulla via dell’umiltà, perchè possa amarlo e servirlo sempre più.
Medito sulla lode di Gesù. Egli loda il Padre perchè il suo mistero ribalta i concetti umani di piccolezza e grandezza. La vera sapienza è una semplicità che può venire solo da Dio e non dallo sforzo umano.
considero tutte le prove e le sofferenza che vivo come un unirmi al cuore umile del servo, per entrare sempre più nella rivelazione del Figlio.
Concludo con un Padre Nostro.
