SCHEDA PER ACCOMPAGNATORI III Quaresima Anno A
Gv 4, 4 – 42
Lettura
Questo lungo racconto del Vangelo di Giovanni comprende due dialoghi (Gesù con la samaritana vv. 7-26; Gesù con i discepoli vv. 31 – 38) , che accadono mentre i personaggi si spostano tra la città e il pozzo di Giacobbe, dove sta Gesù. Prima si spostano i discepoli (cfr. v. 8), mentre Gesù parla con la donna, poi si spostano i Samaritani (cfr. v. 30), mentre Gesù parla con i suoi discepoli. Non appena Gesù chiede da bere alla donna (v. 7), ci viene ricordato che i discepoli erano partiti per comprare cibo (v. 8). Tornati da Gesù, lo esortano a mangiare, ma egli afferma che il suo cibo è fare la volontà del Padre e compiere la sua opera (vv. 31 – 34). Sete e fame di Gesù sono in realtà simbolo del suo desiderio di donare il Suo Spirito (l’acqua viva) alla donna e di accendere la fede in lei e in tutto il villaggio dei Samaritani. Attraverso la testimonianza della donna infatti un intero popolo di Samaritani viene generato alla fede nel messia Gesù (v. 39). L’immagine simbolica della mietitura (v. 35) rappresenta proprio il frutto dell’annuncio del Vangelo (cfr. Lc 10, 2), raccolto dai discepoli con il Battesimo e seminato da Gesù con la sua parola (v. 36).
Come è potuta accadere questa nascita straordinaria di un popolo, della Chiesa? Tutto parte dal dialogo tra Gesù e la donna presso il pozzo di Giacobbe, che rimanda agli incontri dei patriarchi con le loro future spose (cfr. Gen 29, 1-9). La donna non è però una vergine in attesa di matrimonio, ma una divorziata/risposata cinque volte, attualmente convivente con un sesto uomo (vv. 16 – 18) e Gesù non vuole semplicemente far bere la donna al pozzo, ma donarle un’acqua che diventa fonte zampillante per l’eternità (v. 14). La donna rappresenta il popolo di Israele, sposa che si prostituisce con i suoi amanti, idoli e divinità che non sono JHWH suo sposo (cfr. Os 2, 4 – 25). Gesù è nella posizione di Dio stesso, in grado di donare ad Israele l’acqua dello Spirito, che compie tutta la rivelazione dell’Antico testamento (l’acqua del pozzo di Giacobbe per i rabbini è simbolo della Legge e della rivelazione) e costituisce il vero luogo dell’adorazione del Padre (v. 23).
Nell’ora dell’elevazione sulla croce Gesù consegnerà ad una donna, la madre, e al discepolo prediletto lo Spirito (19, 30), simbolizzato dall’acqua che scaturisce dal costato trafitto di Gesù (19, 34). Nella madre e nel discepolo prediletto si trova il primo nucleo della Chiesa. Quest’acqua che Gesù dona alla Samaritana può così richiamare il Battesimo, con il quale ogni uomo riceve lo Spirito Santo, diventa capace di adorare il Padre nella verità di Cristo ed entra a far parte della comunità dei credenti che è la Chiesa.
Suggerimenti di preghiera
1. Mi dispongo davanti a Dio in preghiera. Sto in ginocchio o seduto, per entrare in colloquio con il Signore, o meditare su ciò che leggo, a seconda di ciò che voglio.
2. Leggo con attenzione il brano di Vangelo.
3. Chiedo al Signore il dono di una conoscenza interiore di lui, che mi parla come ha fatto con la donna, per amarlo e seguirlo sempre più.
4. Vedo Gesù che dialoga con la donna. Con i miei fallimenti e i miei peccati sono anch’io nella posizione di questa donna, divorziata e risposata tante volte. Eppure il Signore vuole farmi dono del Suo Spirito.
5. Ascolto la parola di Gesù: “il mio cibo è fare la volontà del Padre”. Supplico il Signore che il desiderio divorante di comunicare e testimoniare il Vangelo possa motivare ogni mia scelta.
7. Concludo con un Padre Nostro.

Ciao don Davide sono Gabriele .Ho letto la lectio sulla Samaritana .Grazie che pubblichi queste cose .