Lectio Domenica del Battesimo di Gesù (Anno C)

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Lectio
Il vangelo di questa domenica ritaglia due brani in due contesti differenti e li accosta a causa del riferimento allo Spirito Santo. Il primo brano ha per contenuto l’attesa del messia da parte del popolo e la prima parte del discorso in forma diretta di Giovanni il Battista, che contrappone il suo battesimo con acqua al battesimo in spirito santo e fuoco del messia. Il secondo brano invece narra l’episodio del battesimo di Gesù e la teofania (manifestazione di Dio) che in esso accade.
Tutto il popolo aspetta il messia, si tratta di un’attesa pubblica, preparata da secoli durante i quali Dio ha parlato al suo popolo tramite i profeti. Poiché Giovanni ha radunato tanta gente intorno a se, ci si chiede se non sia lui il messia. La sua risposta è molto netta, il suo è un battesimo con acqua, per la conversione, mentre il messia , colui che viene dopo di lui è più forte, perché ha la forza stessa di Dio ( cfr. Dt 10, 17; Lc 11, 22). Egli battezzerà in Spirito Santo e fuoco, che rappresentano un giudizio di Dio (cfr. Am 1, 4; 7, 4) per purificare e rinnovare l’uomo (cfr. Ez 36, 25ss).
Luca riferisce in modo brevissimo il fatto che Gesù venga battezzato, insieme a tutto il popolo di Israele e ci fornisce invece un altro dettaglio importante, ossia che, dopo il battesimo, Gesù era in preghiera. In tutte i momenti di svolta della sua missione Gesù prega (cfr. Lc 6, 12; 9, 18. 28 – 29; 22, 41; 23, 46), così anche qui, all’inizio del suo ministero, la preghiera di Gesù ci fa entrare nel mistero della sua persona e del suo rapporto col Padre.
Mentre Gesù prega accade una teofania: lo Spirito Santo scende su Gesù e lo consacra come messia (cfr. At 10, 38) accompagnandolo lungo tutto il suo ministero pubblico (cfr. Lc 4, 1. 18 – 19); la voce risuona dal cielo, presentando Gesù come il Figlio di Dio, attraverso due citazioni accoppiate dell’AT (Sal 2, 7; Is 42, 1). Tutto il popolo, e in particolare il lettore del vangelo, è ora informato ufficialmente che ha trovato conferma l’annuncia dell’angelo Gabriele a Maria ( cfr. Lc 1, 32. 35): questi è il Figlio dell’Altissimo.
Non solo, ma si è anche compiuto l’annuncio di Giovanni il Battista, che aveva profetizzato la venuta di colui che battezza in Spirito Santo e fuoco. Per ora lo Spirito è presente solo in Gesù, ma dopo la sua morte ed ascensione al cielo egli potrà comunicare lo Spirito a tutti i credenti, nel giorno di Pentecoste (cfr. At 2, 3). Si inaugura così anche il battesimo cristiano come dono dello Spirito ad ogni uomo.
Un’ultima curiosità: perché lo Spirito Santo discenda in apparenza corporea di colomba? Essa può richiamare l’aleggiare dello Spirito sulle acque (Gn 1, 2) per indicare che con Gesù siamo di fronte ad una ri- creazione del mondo ( cfr. anche Gn 8, 8 -12). Oppure potrebbe indicare l’amata del Cantico dei Cantici (cfr. Ct 2, 14), ossia l’umanità rinnovata e sposata dallo Spirito Santo nella persona del messia Figlio di Dio. Le due interpretazioni non si escludono a vicenda.

Suggerimenti per la preghiera

1. Mi dispongo davanti a Dio in preghiera. Sto in ginocchio o seduto, per entrare in colloquio con il Signore, o meditare su ciò che leggo, a seconda di ciò che voglio.
2. Leggo con attenzione il brano di Vangelo e mi concentro sui passi paralleli del testo.
3. Chiedo al Signore il dono di una conoscenza interiore di lui, che per me si è fatto uomo e ha ricevuto lo Spirito Santo nel fiume Giordano, per amarlo e seguirlo sempre più.
4. Vedo la folla di gente che va a essere battezzata e Gesù in mezzo a loro, come uno dei tanti. Poi dopo il battesimo lo osservo mentre prega e mi lascio affascinare dal mistero della sua preghiera, che rivela la sua relazione di intima e radicale dipendenza dal Padre. Chiedo di poter anch’io vivere un rapporto d’amore filiale col Padre e fare la sua volontà in ciò che Lui mi chiede, come Gesù.
5. Mentre osservo i cieli aperti e la colomba scendere su Gesù in preghiera, ascolto la voce dal cielo, che mi rivela il Figlio di Dio. Anche la mia umanità grazie al dono dello Spirito è conformata alla sua, sposa di Dio nello Spirito Santo.
6. Mi rivolgo al Padre e chiedo che, come Giovanni Battista, possa anch’io annunciare a tutti gli uomini, con la mia vita e con le parole, il grande dono dello Spirito da parte del messia Gesù.
7. Concludo con un Padre Nostro.

Pubblicato da bibbiainrete

prete cattolico particolarmente impegnato nello studio e divulgazione della bibbia e nell'animazione biblica della pastorale

Una opinione su "Lectio Domenica del Battesimo di Gesù (Anno C)"

  1. La discesa dello Spirito di conversione nel nostro battesimo ci ha fatti Figli amati da un padre che ci sostiene sempre, ci ha dato i grandi doni della fede, dei figli e della famiglia; che sia una nuova pentecoste questo spirito che è in noi, perchè siamo aiuto e consolazione per chi è nel dolore.
    la comunità di S.Lorenzo in str.

    Rhua
    Signore, tu sei la risposta
    al popolo in attesa,
    come la tua amata dietro i chiavistelli attende;
    Signore tu che preghi con noi
    dacci un cuore nuovo
    al posto della pietra
    che ci opprime il petto,
    dacci le ali di colomba
    per correre conte fra le vigne
    per correre ad annunciare la gioia.
    cl.

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